
Si tratta di uno degli stili più trendy degli ultimi anni; nato in America intorno agli anni ’60 con l’obiettivo di ridurre nelle case tutto ciò che era considerato superfluo per esaltare l’ordine, la praticità e la funzionalità.
Se invece preferisci uno stile di cucina che tende a mostrare quanto più possibile puoi optare per le cucine industriali che grazie alle finiture rustiche e ai complementi d’arredo vintage ricordano le fabbriche del passato.
Alcune caratteristiche dello stile minimal sono:
-Gli arredi essenziali e multifunzionali;
-L’assenza di maniglie e pomelli su ante e cassetti preferendo aperture con gola;
-I colori neutri;
-Le linee geometriche;
-Le superfici lisce e metalliche.
I materiali più utilizzati sono il legno, il vetro, il metallo, il laccato e i materiali sintetici come cemento e marmo, mentre per quanto riguarda i colori, il bianco e i colori pastello sono molto utilizzati perché rendono l’ambiente più luminoso e lo fanno sembrano anche più spazioso.
Gli elettrodomestici come ad esempio la cappa, il forno e il frigorifero devono avere delle linee semplici e moderne e possono essere lasciati anche a vista per migliorare l’estetica di tutto l’ambiente. Un must dello stile minimal è l’arredo sospeso, con elementi che si calano direttamente dal soffitto e pensili a parete. Seguendo questi suggerimenti, si può ottenere uno spazio ancora più arioso, ordinato e multifunzionale, garantendo anche maggiore libertà di movimento.
Oggi questo stile elegante viene spesso scelto per gli ambienti open space con cucine con isola centrale; all’interno dell’isola si possono aggiungere piccoli mobili salvaspazio o l’isola stessa può essere usata come bancone per mangiare. Ciò che conta è preferire la qualità alla quantità riducendo tutto al minimo, rendendo così l’ambiente anche più semplice da tenere pulito.

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