Una volta gli elettrodomestici che consumavano meno energia venivano classificati in classe A+, classe A++, classe A+++, ma alla lunga tutti questi ‘+’ generavano confusione nei consumatori. Sarà capitato anche a te di non comprendere appieno la differenza tra un elettrodomestico ad esempio in classe A++ e uno in classe A+++, soprattutto in relazione al costo.

Il 79% dei consumatori nel momento in cui acquista un elettrodomestico tiene conto della sua classe energetica e per questo motivo l’Unione Europa ha deciso di semplificarne l’identificazione; il tema del risparmio energetico è oltretutto da anni al centro del dibattito pubblico, soprattutto oggi con la crisi energetica che incombe su famiglie ed imprese.

In Italia, come nel resto d’Europa, per classificare il consumo energetico di elettrodomestici come frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, asciugatrici, forni, televisori, condizionatori eccetera, è stata introdotta una scala che va dalla lettera A alla lettera G con alcuni criteri di assegnazione specifici e con l’eliminazione dei segni ‘+’; l’unica cosa che è rimasta invariata è la scala dei sette colori.

Queste nuove etichette, che devono essere ben visibili, consentono al consumatore una comparazione più approfondita tra i diversi prodotti disponibili; infatti, sulle etichette è possibile trovare anche il QRcode che consente al consumatore con una semplice scansione tramite smartphone o tablet di visualizzare l’intera scheda prodotto.

Inoltre, il consumo specifico varia dalla tipologia di elettrodomestico, ad esempio per i frigoriferi è riportato il consumo annuo, per schermi e lampadine il riferimento al consumo è su 1000 ore di utilizzo, mentre per lavatrici e asciugatrici è riportato il consumo per 100 cicli. Acquistando una cucina LUBE, tutte realizzate con materiali a basso impatto ambientale, potrai avere elettrodomestici a basso impatto energetico.

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