Il piano cottura è l’elettrodomestico più utilizzato in cucina (almeno 3 volte al giorno); oggi in commercio è possibile trovare tante soluzioni con diverse tecnologie in base alle proprie esigenze, dai fornelli a gas alle piastre elettriche passando per i piani ad induzione. Analizziamo brevemente la seconda tipologia.

I piani cottura elettrici sono perfetti per chi ha un budget limitato e per chi è alla ricerca della praticità e semplicità di utilizzo. Per questi piani cottura non serve l’allacciamento al gas in quanto sono presenti delle piastre elettriche che emettono calore, tramite energia elettrica, in grado di scaldare pentole e padelle, e solitamente dispongono di un numero di fuochi che varia dai 2 ai 5.

Si tratta di piani cottura dal design moderno con superficie piatta e uniforme facile da pulire (soprattutto i modelli in vetroceramica). I guasti sono abbastanza rari e l’installazione risulta semplice; per la cottura dei cibi è necessario però utilizzare sempre pentole e padelle specifiche (sconsigliate ad esempio quelle in alluminio, ceramica, pietra, rame e quelle costituite da materiali non ferrosi).

Purtroppo le piastre, che se non pulite adeguatamente e quotidianamente tendono ad annerirsi con il passare del tempo, impiegano molto tempo a scaldarsi e rimangono calde a lungo anche dopo il loro spegnimento, e per questo è più facile scottarsi; fortunatamente però la maggior parte dei piani cottura elettrici che si trovano attualmente in commercio dispongono di sensori di sicurezza utili ad evitare il surriscaldamento eccessivo delle piastre stesse.

Infine, questi piani cottura sono meno efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle altre tipologie, oltre al fatto che non è sempre semplicissimo ottenere il livello di calore desiderato.

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