La cucina componibile è una cucina composta da più moduli, ad esempio cassettiere, piani di lavoro, colonne, ante, elettrodomestici ad incasso, ai quali può essere cambiata la collocazione in base alle esigenze di spazio e gusto personale. Le principali tipologie di cucine componibili sono:
–Lineare: i diversi moduli sono disposti l’uno vicino all’altro su un’unica parete oppure su due pareti parallele; si tratta dalla soluzione più diffusa grazie alla sua versatilità e facilità di progettazione. Le misure dei moduli che compongono questa tipologia sono solitamente 15, 30, 45, 60 e 90 cm. Questa cucina è perfetta per sfruttare al meglio ad esempio pareti lunghe e strette.
–Angolare: i diversi moduli che compongono questa cucina si sviluppano su due pareti contigue. Uno dei consigli per evitare piattezza stilistica è quello di inserire mobili, basi, pensili e colonne di dimensioni differenti fra loro per creare degli sfalsamenti capaci di evidenziare maggiormente i prodotti contenuti. Si tratta di cucine ergonomiche che permettono di ottimizzare al meglio gli spazi sfruttando porzioni di muro che altrimenti resterebbero inutilizzare.
–Con isola: solitamente al centro della stanza viene collocato il blocco isola che può svolgere diverse funzioni, ad esempio quella di isola operativa dotata di piano cottura e/o lavello, oppure quella di isola contenitiva con ante, ripiani e cassetti dove poter riporre accessori o piccoli elettrodomestici. Questo blocco può essere usato anche come bancone snack.
–Con penisola: si tratta di una cucina lineare che presenta però all’estremità un prolungamento della base verso l’interno della stanza. Tale elemento che separa la cucina dal living, può essere sfruttato come bancone per mangiare o piano di lavoro con lavello e/o piano cottura; se le dimensioni la consentono la penisola può svolgere anche entrambe le funzioni.
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