La cappa della cucina, le cui principali funzioni sono quelle di aspirare vapori, fumi e odori sgradevoli e ridurre l’umidità, è un elettrodomestico che viene utilizzato più volte durante il giorno e per questo motivo necessita di una pulizia costante. Una cappa non pulita farà più fatica ad aspirare, consumerà più energia e si guasterà più frequentemente, oltre al fatto che l’aria non sarà mai perfettamente purificata.  La pulizia delle parti esterne dovrebbe essere eseguita circa 1 volta alla settimana, e ovviamente tutte le volte che vengono cucinati cibi grassi, unti e fritti, mentre la pulizia delle parti interne dovrebbe avvenire circa 1 volta al mese, anche se le tempistiche dipendono sempre dalla frequenza di utilizzo della cucina.

Per pulire correttamente le superfici esterne è sufficiente passare una spugna imbevuta di acqua e sapone neutro; se però le incrostazioni sono difficili da rimuovere, una soluzione a base di acqua, aceto e bicarbonato di sodio può essere l’ideale (anche il succo di limone in queste occasioni può essere un ottimo alleato). Anche le griglie devono essere pulite in modo corretto: dopo averle smontate bisogna immergerle in una soluzione a base di acqua calda e sapone oppure acqua con aceto e bicarbonato di sodio (le moderne cappe in commercio vengono vendute con griglie che si possono lavare anche in lavastoviglie).

Solitamente le cappe filtranti sono dotate di filtri ai carboni attivi che devono essere sostituiti circa ogni 6 mesi, mentre le cappe aspiranti sono dotate di filtri antigrasso che possono essere lavati ad esempio con una soluzione a base di acqua calda e detersivo per piatti oppure acqua calda e bicarbonato di sodio. È importante non utilizzare mai prodotti troppo acidi e spugne abrasive.

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