Quando si progetta una cucina è fondamentale scegliere con cura anche gli elettrodomestici e in particolare la cappa da abbinare al piano cottura, in quanto essa svolge un ruolo fondamentale in casa perché permette di assorbire vapori, fumi e odori sgradevoli che si propagano durante la cottura dei cibi, assicurando quindi il giusto ricircolo d’aria. Per garantire il suo corretto funzionamento, la cappa deve essere montata ad una distanza minima di 65 cm e massima di 90 dal piano cottura.
Esistono due tipi di cappe:
– Cappa aspirante: deve essere collegata ad una canna fumaria che conduce verso l’esterno vapori, fumi e odori garantendo aria nuova e pulita;
– Cappa filtrante: deve essere collegata ad un sistema di areazione forzata perché in questo caso l’aria viene aspirata, filtrata e depurata dalle particelle nocive per poi essere reinserita nello stesso ambiente.
La dimensione della cappa deve essere almeno pari o ancor meglio superiore a quella del piano cottura, e per scegliere quella corretta è necessario considerare la sua portata, ossia la sua capacità di aspirazione; per fare ciò è necessario moltiplicare il volume della stanza in cui verrà installata per 10 (se la cucina si trova in un ambiente open space nel conteggio bisognerà considerare anche le dimensioni del soggiorno). Un altro aspetto importante da considerare è la sua rumorosità, anche se oggi esistono in commercio molti modelli che hanno particolari sistemi di insonorizzazione che garantiscono un rumore minimo e non fastidioso.
In generale, per garantire una diminuzione dell’inquinamento domestico è fondamentale una pulizia e una manutenzione periodica sia delle parti esterne che interne di questo elettrodomestici.
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